E perchè nel progresso del discorso venni a nominarli quel Cursus mathematicus(466), del quale gli scrissi, desiderando di vedere il quinto tomo, et esso mi disse che l'havea un suo scolaro, perciò con questa occasione di riverirla li scrivo di questo ancora, acciò, se il P. Francesco è ritornato costà, ella mi favorisca di ricordarli questo mio servitio, che mandandomi detto quinto tomo, dato che li habbi una scorsa, glielo rimanderò subito. In tanto mi vado disponendo per leggere con quel puoco di sanità che mi ritrovo, e desidero ch'ella mi consoli con buone nuove della sua sanità, la quale prego vadi conservando con il stare più allegro che sia possibile, poichè ella sa quanto vaglia per allongare la vita. E con questo li faccio riverenza, ricordandomeli cordialissimo servitore, sì come desidero anco mi favorisca con il P. Francesco e con il Sig.r Dini(467).
Di Bologna, alli 20 Ottobre 1637.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma
Tiene un libraro costì in mano circa 12 delle mie Geometrie(468); e perchè non è robba di spaccio, ho dato ordine che siano consignate al P. Francesco, quando vi sia, acciò egli, con l'occasione de' suoi scolari, veda se ne può far esito di qualch'uno. Perciò la prego a ricordarli questo ancora, e che mi avvisi se ricevè le lettere in Venetia ch'io inviai al B. P. Fulgentio etc.
Dev.mo et Ob.mo Ser.re e Disc.loF. Bon.ra Cav.ri
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron Col.moIl Sig.r Gal.eo Gal.ei
Firenze,
ad Arcetri.
3582**.
ALESSANDRO NINCI a [GALILEO in Arcetri].
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