S. Maria a Campoli, 22 ottobre 1637.
Bibl. Naz. Fir. Appendice ai Mss. Gal., Filza Favaro A, car. 175. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio P.ron Col.mo
Per il portatore della presente lettera mando quattro raviggiuoli, tre de' quali sono simili e uno minore, che costano lire quattro e due crazie, prezo veramente rigoroso, ma non insolito per quest'anno; onde aspetterò che lei mi accenni se ne deva provedere altri, perchè volendoli di questa sorte bisogna farli fare a posta. Suplico però V. S. a scusarmi della dimora, e non argumentare da questo che io habbi poco desiderio di servirla; mentre co 'l fine, ringranziandola della zatta e del cotignolo, gli faccio debita reverenza.
Da S.ta Maria a Campoli, 22 Ottobre 1637.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma
Devotiss.mo e Oblig.mo Se.reAlessandro Ninci.
3583.
GALILEO a BENEDETTO CASTELLI in Roma.
Arcetri, 24 ottobre 1637.
L'autografo di questa lettera fu un tempo nella Biblioteca Palatina di Parma, alla quale si riporta GIAMBATISTA VENTURI che per primo la pubblicò nelle Memorie e lettere inedite finora o disperse di Galileo Galilei ecc., Parte seconda, Modena, per G. Vincenzi e Comp., M. DCCC. XXI, pag. 214-215.
Arcetri, 24 Ottobre 1637.
Ricevei con la gratissima sua le tre lenti cristalline(469), le quali consegnai in mano del Signor Peri, acciò le provasse et esaminasse, poichè io ho finito di potere mai più ricevere tal gusto. Le ha provate, e paragonatele con la mia antica e trovatele inferiori; onde io conghietturo che non siano per esitarsi qua.
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