Gli altri due disegni stampati sono veramente goffi oltre modo, e disegnati da chi non abbia veduto mai la faccia della luna, ma si sia regolato su la relazione di qualche persona molto grossolana. Il Gran Duca ne fa esso ancora disegnare, onde non credo che desideri altri disegnatori. E questo è quanto mi occorre dirle in risposta della sua. Starò aspettando di intendere la terminazione del suo negozio, e il tempo nel quale devo sperare di goderla qua da me.
3584**.
LORENZO CECCARELLI a [GALILEO in Arcetri].
Roma, 24 ottobre 1637.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 340. - Autografa.
Molt'Ill.re et Ecc.mo S.re mio P.ron sempre Oss.°
Doppo havere stampato l'accluso sonetto anagrammico, m'è occorso stampare l'altro, parimente annesso(472), acciò, sicome havevo in parte gustato le dolcezze del Ser.mo Principe Cardinale(473), sorbillassi ancor quelle di coteste augustissime nozze(474), materia heroica di molte belle poesie, et in particolare qui del Tacchini con anagramma non meno fortunato che ingegnoso, benchè alquanto licentioso, del quale hebbe regalo di S? 50 da S. Alt.a in un mandato diretto a questo Ecc.mo Ambasciatore(475). E perchè del secondo ne mando stampe a loro Altezze con mia lettera dell'incluso tenore(476), faccio adesso grandissimo capitale di V. S., la quale prego, per quell'amore che mi portò un tempo, ad aiutarmi del suo favore et insinuatione opportuna, che m'assicuro potrà giovarmi notabilmente a farmi ricevere qualche segno di gratitudine; e questo, subito vista la presente, mentre le occorra d'andare a Palazzo o d'abboccarsi con alcuno degl'Ill.mi Segretarii o Ill.mo S.r Conte Orso(477) etc.
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