Devot.mo et Obligat.mo Ser.reGalileo Galilei.
3594*.
GALILEO ad ELIA DIODATI in Parigi.
Arcetri, 7 novembre 1637.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. V, T. VI, car. 31t.-33r. - Copia di mano di VINCENZIO VIVIANI, che vi premette questa notizia: "Il Galileo al Sig. N. N. di Parigi, con lettera di Arcetri de' 7 9bre 1637, in una poscritta in fine di propria mano soggiugne:". Nello stesso codice il medesimo capitolo è trascritto, pur di mano del VIVIANI, a car. 70r. (premessavi dal VIVIANI quest'indicazione: "Il Galileo all'amico di Parigi in una lettera firmata di sua mano, de' 7 9bre 1637 d'Arcetri, con poscritta in fine di pugno del medesimo Galileo"), car. 87r., 88t., e, di mano d'un amanuense del VIVIANI e con correzioni di quest'ultimo, a car. 216r.
Porgami per sua pietà la sua mano adiutrice, acciocchè, sgravato da cure che mi tengono oppresso, io possa tornare a distendere i miei problemi spezzati, fisici e matematici(495), che sono in buon numero e tutti nuovi, et oltre a questo, alle mie postille per difesa mia dalle opposizioni, contradizioni e calunnie di tutti quelli che mi ànno scritto contro e cercato di abbassar la mia reputazione: e sia certa che io, così languido e quasi cieco, farò che la mia penna mi sostenti; e se bene sono di così grave età, spero in Dio e nell'aria perfetta, della quale io mi pasco e respiro, di vivere ancor tanto, ch'io possa prolungar la vita a' miei scritti, mal grado di quelli che tanto rabidamente vanno proccurando di seppellirli.
3595.
GALILEO a [FULGENZIO MICANZIO in Venezia].
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