Ma niente muoverei senza farne consapevole S. A. S., nè meno senza haverne il suo consenso. Però V. S., dopo havere a S. A. S. fatto sentire il contenuto dell'alligata lettera, mi faccia grazia di procurare il piacimento dell'A. Ser.ma, acciò che io possa, in conformità di quello, tentare o non tentare alcuna cosa per il mio stato veramente miserabile; e dico miserabile, perchè gli occhi miei sono pervenuti a quel termine che non riceve transito in peggiore, cioè che è tale che nulla più veggo con tenerli aperti che col tenerli serrati.
Humilmente inchino il Ser.mo Gran Duca e tutte le altre Ser.me Altezze, con l'augurio di felicissime le prossime Sante Feste; e facciami V. S. grazia particolare di reverire in nome mio la Ill.ma Sig.ra Ortensia Salviati, e per lei humiliarmi alla Ser.ma Gran Duchessa. Et a V. S. molto Ill.re con simile augurio bacio le mani, e resto aspettando risposta da V. S. et il ritorno dell'alligata.
D'Arcetri, li 19 Xbre 1637.
Di V. S. molto Ill.reAff.mo Serv.re
Galileo Galilei.
Fuori: Al molto Ill.re Sig.r e mio P.ron Oss.moIl Sig.r Benedetto Guerrini.
Alla Corte.
3624.
BENEDETTO GUERRINI a GALILEO [in Arcetri].
Cerreto Guidi, 20 dicembre 1637.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 360. - Autografa.
Molt'Ill. S.r mio Osser.
Il Padron Ser.mo ha sentito la lettera del Padre D. Benedetto Castelli(566), e sarebbe di parere che V. S. distendesse un memoriale e lo inviasse al medesimo Don Benedetto, dicendoli che quando le parrà più il tempo opportuno lo presentasse.
| |
Gran Duca Altezze Sante Feste Ortensia Salviati Gran Duchessa Arcetri Xbre Serv Galilei Benedetto Guerrini Corte Arcetri Guidi Osser Padron Ser Padre D Benedetto Castelli Don Benedetto
|