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PIER BATTISTA BORGHI a GALILEO in Firenze.
Roma, 23 dicembre 1637.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 364. - Autografi il poscritto e la firma.
Molt'Ill.e ed Ecc.mo Sig.r e P.ron Colend.mo
Non vorrei che il longo silenzio portasse pregiuditio alla servitù che io professo a V. S. molt'Ill.e ed alla quale si degnò benigniamente ammettermi già più anni sono, non avendo cosa in questo mondo che io più stimi. Ho per tanto ardito con queste due righe d'interrompere questo silenzio, e con l'occasione di queste Sante Feste venirmele a ricordar servitore; e perchè non posso pagar il debito di servirle co' fatti, come desidero e come devo, si degnerà di accettare una dimostrazione di divoto e riverente affetto, col quale le auguro felici le prossime Sante Feste ed il principio dell'anno nascente, pregando Sua Divina Maestà che conceda a V. S. molto Ill.e molti anni di vita, afin che la republica litteraria ne cavi quel proffitto che si deve prometter da un tanto ingegno come è quello di V. S. molto Ill.e, che oltre l'averla arrichita di gloriosissimi parti, ha anche onorata l'Italia et il nostro secolo. Io vivo e mi pregio di esser obbligatissimo servitore di V. S. molto Ill.e e divoto ammiratore delle sue incomparabili virtù, e le faccio humile riverenza.
Di Roma, li 23 Xbre 1637.
Di V. S. molto Ill.e
Il nostro Padre Rev.mo Castelli se la passa bene, per Dio grazia, ed io le vivo quell'osservante servitore che devo.
S.or Gallilei. Firenze.
Devotiss.mo ed Obligatiss.mo(571) Ser.re
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