Venetia, 26 Xbre 1637.
Di V. S. molto Ill.reS.r Galileo Galilei.
Dev.mo et Obb.mo Se.reFran.co Rinuccini.
3631**.
BONAVENTURA CAVALIERI a GALILEO in Firenze.
Bologna, 29 dicembre 1637.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XIII, car. 71. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron Col.mo
So che V. S. Ecc.ma non si sarà puoco maravigliata non vedendo risposta all'ultima sua, scrittami già molti giorni sono; ma la mia lunga indispositione delle gotte, che mi hanno travagliato circa due mesi ne' piedi e nelle mani, credo che li servirà per sufficiente scusa.
Quanto poi all'Ecc.mo Liceti, lo salutai a nome di V. S., della quale facessimo grata commemoratione; et egli la risaluta caramente.
Ho visto così in una scorsa l'opera del Padre Guldini De centro gravitatis etc.(581), e per quel puoco che ho visto non mi pare che discorra male. S'egli havesse visto la mia nuova Geometria(582), havria havuto gran campo da dilatarsi medianti i nuovi corpi da me considerati, de' quali havria potuto trovare i centri delle gravità. Ma quella è stampata doppo.
Li do poi nuova che ho finalmente havuto gratia di levarmi la noia di quel frate(583), che stava qua contra mia voglia; che non mi è parso puoco favore fattomi da Iddio, e per il quale il mio male si è più aggravato che non havria fatto, poichè ella sa quanto possino i disgusti dell'animo.
Circa li miei studii, non ho anco finito di stampare quel libretto di prattiche che già li dissi(584); e non mancarò di significarli, come nello specolare circa il modo di dividere le linee, di trovare la terza proportionale, quarta etc., due medie etc., et altri problemi, per fecondare la Centuria di problemi del detto libretto che stampo, ho incontrato questa bella cosa:
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Xbre Galileo Galilei Obb Rinuccini Firenze Liceti Padre Guldini De Geometria Iddio Centuria
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