Fiorenza.
3632*.
BONAVENTURA CAVALIERI a GIANNANTONIO ROCCA [in Reggio].
Bologna, 29 dicembre 1637.
Dalla pag. 78 dell'opera citata nell'informazione premessa al n.° 3053.
.... Circa il Sig. Galileo, non li so dire se non che alli giorni passati restò privo dell'occhio destro. Circa le sue opere da stamparsi, non gliene so dire cos'alcuna.
Ho vista un'opera del P. Guldini Gesuita, stampata in Praga, nella quale tratta del centro della gravità de' punti, delle linee, delle superficie e de' corpi, e vi mette la tavola de' quadrati e de' cubi da 1 fino a 10000(585). V. S. cerchi vederla, che forsi n'havrà gusto. Se questo Padre havesse visto la mia Geometria nuova(586), nella quale tratto di molti corpi da niuno considerati, per quanto io sappi, havria allargato più questo campo, restandovi di trovare il centro di questi nuovi corpi. Ma la mia Geometria è stampata dopo questa opera....
3633.
GALILEO a ISMAELE BOULLIAU [in Parigi].
Firenze, 1° gennaio 1638.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. VI, car. 114r. - Copia della seconda metà del sec. XVII. Nel cod. della Bibl. Nazionale di Parigi, Fonds français, n.° 13037, car. 99, se ne ha un'altra copia, pure del sec. XVII, la quale presenta, a confronto della copia dei Mss. Galileiani, pochissime varietà: ne registriamo qualcuna appiè di pagina.
Perillustri ac Praestantissimo Viro et Philosopho Celeberrimo
D.no Ismaeli Bullialdo S. P.
Gratissimas literas tuas(587), lectissime vir, una cum libro De natura lucis, tunc accepi, cum iam oculorum meorum lux omnis est extincta.
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