Or pensi V. S. in quale afflizzione io mi ritrovo, mentre che vo considerando che quel cielo, quel mondo e quello universo che io con mie maravigliose osservazioni e chiare dimostrazioni avevo ampliato per cento e mille volte più del comunemente veduto da' sapienti di tutti i secoli passati, ora per me s'è sì diminuito e ristretto, ch'e' non è maggiore di quel che occupa la persona mia. La novità dell'accidente non mi ha dato ancora tempo d'assuefarmi alla pazzienza ed alla tolleranza dell'infortunio, alla quale il progresso del tempo pur mi dovrà avvezzare. Questa così strabocchevole trasmutazione ha cagionato nella mia mente una straordinaria metamorfosi di pensieri, concetti ed assegnamenti, sopra di che per ora non posso se non dire, anzi accennar, poco a V. S. molt'Ill.re, perchè mi trovo troppo distratto di mente anco nel pensare alle nuove amministrazioni circa alle cose familiari: però mi riserberò con animo meno inquieto a risponder più particolarmente alle cose contenute nella sua gratissima lettera.
Sto con estremo desiderio aspettando d'intendere l'esecuzione del desiderato favore da V. S. e dall'Ill.mo Sig.r Conte di Noailles, in proposito della dedicazione de' miei ultimi Dialogi(595), che or mai devon esser alla fine della stampa, essendomene pervenuti qua sino a 29 fogli, mandatimi da SS.i Elsevirii. Et il Sig. Lodovico mi scrive ultimamente che io faccia d'aver in pronto le altre opere mie fatte latine, perchè loro le stamperanno tutte in un volume, cosa che a me sarà gratissima; e volentieri sentirò da V. S. se il Sig.
| |
Conte Noailles Dialogi Elsevirii
|