Aff.ma Ser.
Ort.a Guad.ni Salviati.
3647.
ASCANIO PICCOLOMINI a GALILEO [in Arcetri].
Siena, 12 gennaio 1638.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XII, car. 11. - Autografa la sottoscrizione.
Molto Ill.re Sig.r mio Oss.mo
La franchezza con che V. S. s'accomoda a tollerare dalla mano di Dio la perdita della più cara cosa che s'habbia in questa vita, mi leva l'obbligo tanto della condoglienza quanto della consolazione; perchè la prima saria gittata, e la seconda è già presa dalla prudenza di lei per quel verso che si può prendere. Compensi adunque Iddio benedetto la cecità corporale con quell'allungamento di vita e preservazione di chiarezza d'intelletto che può rendere gl'anni di V. S. non men gloriosi e profittevoli al publico de i già passati; e s'assicuri che la condizione di lei è tale, che le miserie stesse gli renderanno sempre più parziali e più veri i suoi servitori.
Con questo Ser.mo Principe(621) non ha bisogno V. S. della mia opera, perchè l'ingegno suo gli fa conoscere e stimare la persona di lei quanto conviene; e venendo a suo tempo a godere di coteste bande, V. S. n'aspetti più d'una visita.
A Francesco mio nipote(622) ho indirizzato la lettera di V. S.; la quale hora prego a volermi comandare con più libertà che mai, poichè s'assicuri che da questo argomentare in che grado di servitù ella mi tiene. E Dio benedetto li conceda quelle grazie che non posso altro che desiderarle.
Siena, 12 Genn.° 1638.
Di V. S. molto Ill.reS.e Galileo.
Devot.o Ser.
A. Arc.vo di Siena.
3648**.
ANDREA ARRIGHETTI a GALILEO in Arcetri.
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