1-18 si leggono, nello stesso codice, anche a car. 34t.-35r., pur di mano del VIVIANI, e a car. 217t.-218r., di mano d'un suo amanuense. A car. 217t. è premessa alla copia questa notizia, che ha correzioni autografe del VIVIANI: "D'Arcetri, con lettera in data de' 23 Genn.o 1638, dettata al suo amanuense Ambrogetti e firmata col suo nome di propria mano, intorno al particolar della nota delle sue opere non ancora stampate chiestali con la lettera de' 22 Xbre prossimo passato dal letterato Franzese(635), così risponde il Galileo:"; e notizie simili si leggono anche in capo alle altre due copie.
Quanto poi al prometter altre(636) mie fatiche, sappia V. S. che io ho buon numero di problemi e questioni spezzate, tutte, al mio consueto, nuove e con nuove dimostrazioni confermate. Sono ancora sul tirare avanti un mio concetto assai capriccioso; e questo è di portar, pur sempre in dialogo, una moltitudine di postille fatte intorno a' luoghi più importanti di tutti i libri di coloro che mi ànno scritto contro et anco di qualch'altro autore et in particolare di Aristotele, il quale nelle sue Questioni Mechaniche mi dà occasione di dichiarare diverse proposizioni belle, ma molto più ancora me ne dà nel trattato De incessu animalium, materia piena di cose ammirabili, come quelle che son fatte meccanicamente dalla natura; e qui mostro esser assai manchevole et in gran parte falsa la cognizione che dall'autore ci vien data. E queste ultime mie opere saranno, s'io non m'inganno, d'una gustosa e curiosa lettura.
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