Orsù, sit laus Deo. Aiutimi essa con le sue orazioni; e con reverente affetto le bacio le mani.
D'Arcetri, li 30 Gen.o 1637(651).
Della P. V. Rev.maDevot.mo et Obligat.mo Serv.re
Galileo Galilei.
3662.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze.
Roma, 30 gennaio 1638.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XII, car. 17. - Autografa.
Molto Ill.re ed Ecc.mo Sig.re e P.ron Col.mo
Ho riceuto il piego di V. S. molto Ill.re ed Ecc.ma, ed ho dato ricapito all'inclusa; e non manco ogni mattina nel Santissimo Sagrificio della Messa di raccomandare a Dio, padre delle misericordie e Dio di ogni vera consolazione, che consoli V. S. molto Ill..re nel suo travaglio. Non si potrà prima di mercoledì prossimo venturo leggere la lettera e proporre il memoriale nella Sacra Congregazione(652), ed aspettare la risoluzione. In tanto ella faccia orazione, e ne faccia fare con quella clausula consacrata col sudore di Christo nostro Redentore: Fiat voluntas tua, e si rimetta totalmente in quella: e mi conservi la sua grazia, con che li fo riverenza.
Desidero sapere se il Sig.r Dino Peri nostro è andato a Pisa, perchè non ho mai inteso come sia piacciuto il mio vetro che li mandai per il Ser.mo Gran Duca.
Roma, il 30 di Gen.o 1638.
Di V. S. molto Ill.reS.r Gal.o Gal.i
Devotis.o e Oblig.mo Ser.re e Dis.loDon Benedetto Castelli.
Fuori: Al molto Ill.re Sig.re e P.ron Col.moIl Sig.r Galileo [Galilei], p.o Fil.o del Ser.mo Gr. Duca.
Firenze.
3663*.
FULGENZIO MICANZIO a [GALILEO in Firenze].
Venezia, 30 gennaio 1638.
Bibl. Est. in Modena.
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