Quanto ancora mi sia doluto che così tardi habbia ricevuto V. S. il libro, che li inviai sino di 7bre, del'opere del Padre Guldini(666), lo puol ben credere, poichè in me vive ambitioso desiderio di rendermeli esecutor de' suoi comandi; ma la fortuna non mi ha, per la prima volta, dato campo, come haveria voluto. Poi (?) spero che da lei ne riceverò continuata gratia, asicurandola sinceramente che io desidero di servirla: però se per il tempo che mi tratterò qui, vaglio per lei qualche cosa, mi faria sommo torto a non farmene la gratia. Nè voglio tralasciare che due settimane sono hebbi discorso con S. M. C.(667) della persona di V. S., il quale non a bastanza potè lodar la sua virtù; così il contrario mi espose la troppa presuntione del Padre Scainer, dicendo queste parole: "Il Padre Scainer non sa nè puol portar i libri al Galileo". Questo testimonio è di tal Principe che oggi riluce per le sue rare virtù(668) et è vero amatore de' virtuosi; però mi saria parso far torto et al Principe et a V. S. E mi dimandò di più che haveria voluto tutte le sue opere; e dicendoli che ne erano in Amsterdam nove sotto la stampa, volse che si ordinasse che subito venissero, tanto degniamente stima il vero lume de' nostri tempi. Et a bocca spero che a V. S. dirò con più efficacia quello che dal mio rozzo dire non puol esprimersi con la penna, poichè pare a S. M. C. che il libro dello Scainer sia carta buttata e scritti otiosi e senza conclusione. Del resto io me li dedico per sempre, e desidero esser anumerato tra i suoi devoti: e Dio la conservi.
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