Però se ve ne trova che gli gusti, accenni, che io procurerò che resti servita con ogni pronteza, come anche delle susine, poi che non ebbi avertenza di domandarne quando fui costì.
Mando due paia di colombelle, che le goda per amor mio, mentre, pregandoli dal Cielo ogni desiderabile prosperità, gli faccio debita reverenza.
Da S.ta Maria a Campoli, 13 Febraio 1637(696).
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maDevotiss.mo e Oblig.mo Se.re
Alessandro Ninci.
3680.
FRANCESCO RINUCCINI a GALILEO [in Arcetri].
Venezia, 13 febbraio 1638.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XII, car. 26. - Autografa.
Molto Ill.re Sig.re e P.ron mio Oss.mo
Io non pensavo d'infastidire questa settimana V. S. con mie lettere; ma la lettera del Padre Maestro, inviatami con una cassettina che ho consegnata al procaccio, me ne ha porta l'occasione, come anco certe stravaganze che ho visto nel flusso e reflusso di questo mare, quale, per quel poco che ho visto, cresce la state e scema di 6 hore in 6 hore. I passati mesi di 7bre et 8bre è cresciuto talmente, che nel suo colmo non solo non si poteva passare con le barche sotto i ponti, ma nè meno andare a piedi per le fondamenta; il calare era assai più di quello che accade nella estate, ma non però tanto quanto ho visto in questi due ultimi di Gennaio e Febbraio, che moltissimi rivi rimangono del tutto secchi: la crescenza poi è ragionevole, e comincia sul'uscire che fa la luna dall'orizzonte, durando da 14 in 15 hore; e così ogni giorno va variando, secondo il moto della [vedi figura luna2.gif], e così in questi mesi non osserva il medesimo periodo di 6 in 6 hore, come fa l'estate.
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