E perchè i siti o posture di queste cascano tra i cerchi massimi della luna, distesi l'uno da levante a ponente e l'altro da mezzogiorno a tramontana, ci servono per assai commodamente comprendere le due mutazioni, diurna e mestrua.(701)
Io voleva con più accurate osservazioni andar ritrovando altre particolarità, non solo nelle macchie reali, antiche et amplissime, vedute con l'occhio libero, ma nelle piccole adombrazioni dependenti dalle eminenze e cavità, delle quali ne è numero grandissimo nella faccia lunare e che solo col telescopio sono visibili et osservabili; per le quali, sendone sparse per tutto, si scopriranno altre mutazioni in confermazione di questa che possiamo chiamare titubazione della luna verso di noi: ma mi è stato levato dalla fortuna il poter ciò eseguire, essendomi da circa sei mesi in qua caduta una flussione ne gli occhi che mi toglieva l'uso del telescopio, la qual flussione sono adesso più di due mesi che andò a terminare in una totale cecità, havendomi coperte le luci de gli occhi con densissime cateratte. Lascerò dunque che altri, aiutati da questo poco che ho conferito con V. S. Ill.ma e prima assai in generale con qualche amico, si applichino a questa contemplazione, la quale, per esser intorno a soggetto celeste, è degna di non esser disprezzata. Duolmi di non gli poter dare più intera sodisfazzione, e massime havendomene ella con tanta tenerezza ricercato, con mostrarsi insieme molto gelosa che altri, havendo potuto haver sentore di questa novità da me scoperta, non se ne volesse fare osservatore primario et a me anteriore, come è accaduto di altre mie ammirabili osservazioni et in particolare delle macchie solari: poichè con sì vergognosa temerità Cristoforo Scheiner non solamente si è arrogato la superiorità del tempo, ma dell'haver potuto più giudiziosamente di me conietturando discorrere circa l'essenza et accidenti delle medesime macchie, promettendosi non meno della inavvertenza de i lettori che della sua propria arroganza; e come che egli non havesse publicate già con le stampe tre sue lettere piene di ignoranza e di tanti errori(702) quanti vi sono concetti, et all'incontro vedutene altretante delle mie, scritte intorno alle medesime contemplazioni, ma tutte piene di conghietture che poi si sono verificate tutte, egli, attribuendosi tutti i veri che da me ha appresi, si fa nella sua Rosa Orsina, o vero come egli leggiadramente muta in Orsa Rosina(703), autore di tutte le verità, e me spaccia e lacera per huomo ignorantissimo.
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Cristoforo Scheiner Rosa Orsina Orsa Rosina
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