E circa allo spaccio che possiamo esser certi che siano per avere tali mie opere, glie ne sia argomento che ho da amici miei che ānno veduto pagare una copia del mio Dialogo 6 doppie al libraio che qui lo stampō, e continuamente ce ne sono grandissime chieste: ma dell'altre opere non se ne trova.
3698.
GALILEO a FRANCESCO DI NOAILLES [in Parigi].
Arcetri, 6 marzo 1638.
Cfr. Vol. VIII, pag. 43-44, e pag. 365 [Edizione Nazionale].
3699.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze.
Roma, 6 marzo 1638.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XII, car. 40. - Autografa.
Molto Ill.re ed Ecc.mo Sig.re e P.ron Col.mo
Ho parlato con Mons.r Assessore(737), e m'ha detto che assolutamente questa sera si sarebbe mandata la lettera a Firenze, con l'ordine che V. S. potesse andare a Firenze e medicarsi; mi ha poi soggionto che ella si astenesse da fare discorsi e congressi etc. Io l'ho assicurato che V. S. mai parla nč tratta di cose appartenenti a materie sospette nč prohibite, e che in questo ed in ogn'altra cosa va unitissimo alla volontā di Dio e de' superiori, e che io sarei entrato a ogni sorte di sicurtā e della mia vita stessa. Io glie lo scrivo, non perchč dubiti che ella non sia osservantissimo e puntualissimo, ma a fine si guardi dalle calunnie quanto pių sia possibile. Nel resto si raccomandi a Dio ed alla Madonna Santissima Vergine e Madre, e non si dubiti.
Il Sig.r Magiotti e Sig.r Borghi li fanno riverenza, come fo ancor io di tutto cuore.
Roma, il 6 di Marzo 1638.
Di V. S. molto Ill.re ed Ecc.ma
S.r Gal.o Gal.i
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