Aspetteranno il commodo del suo servitore, che faccia motto a casa, credendo in questa maniera di sfuggir meglio qualche disgratia.
Finisco augurandole con tutto il cuore felicitą, e con humilissima reverenza le bacio le mani.
Pisa, 17 Marzo 1637(753).
Di V. S. molto I. et Ecc.maOblig.mo e Devotiss.o Ser.re
Dino Peri.
3708**.
FAMIANO MICHELINI a [GALILEO in Arcetri].
Pisa, 18 marzo 1638.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XII, car. 48. - Autografa.
Pax Christi.
Molto Ill. et Ecc.mo Sig.r e P.ron in Christo Col.mo
La lettera di V. S. molto Ill. et Ecc.ma mi ha apportato indicibile consolazione, non solo per havermi assicurato della sua grazia, ch'io la stimo sopra tutte le altre cose temporali, ma ancora per haver conosciuto che per l'avvenire le altrui mormorazioni non mi nuoceranno, nč (quel che pił mi preme) sturberanno o inquieteranno V. S. molto Ill. et Ecc.ma Non ho veramente dato piena fede alle altrui ciarle; nondimeno l'amore che porto a lei mi ha fatto forse eccedere nello scriverle con troppo senso. La prego a scusare la mia temeritą, e la ringrazio infinitamente della immensa gentilezza con la quale si č compiaciuta rispondere alle mie stravaganze o spropositi.
Quanto al vino, non ne ho ancora parlato nč al Ser.mo G. Duca nč al Ser.mo Principe Gio. Carlo, perchč il Ser.mo Principe Leopoldo mi ha promesso di sollecitarlo lui medesimo; anzi egli stesso da sč si offerse di far simile offizio nel leggergli io quel particolare del vino della sua lettera. Ad ogni modo farņ anch'io il debito con la prima occasione, anzi la piglierņ a posta.
| |
Marzo Devotiss Peri Arcetri Christi Christo Col Duca Principe Gio Principe Leopoldo
|