Qua si trovano due predicatori insigni, o almeno stimati tali: l'uno, che predica a' Cavalieri, è il P. Poggi, Servita; l'altro, che predica in Duomo, è il P. Niccolò Zucchi, Gesuita. Questo nella seconda predica ci ha dato un precetto ammirando in astronomia, per assicurarci sensibilmente che il sole sia da noi più lontano l'estate che l'inverno (cosa che sin hora non vi è dimostrazione, ma solo probabilità), e questo con l'osservare le macchie del sole col telescopio, che per vederle distinte (disse egli) bisogna nell'estate tener o adoperar diversa lunghezza di canna da quello che si adopera nell'inverno. Harò forse occasione d'imparare altre belle cose, delle quali ne farò parte a V. S. molto Ill. et Ecc.ma nel mio ritorno a Firenze, che forse sarà presto, per pigliarci un poco di gusto di questo moderno astronomo e della sua astronomia, che fa Venere più vicina al sole di Mercurio, perchè quella significa la bellezza e questo l'ingegno.
Ho ricevuto due saluti per parte di V. S. molto Ill. et Ecc.ma, l'uno dal Sig.r Filippo Pandolfini, e l'altro dal Sig.r Dino Peri. La ringrazio di nuovo, e si assicuri che io l'amo e riverisco quanto qualsivoglia persona più cara, e più, perchè da lei riconosco più benefizii che da mio padre. Nè occorrendomi per hora altro, le bacio le mani reverentemente, e le prego da Dio pienezza di vera consolazione. Deo gratias.
Pisa, 18 Marzo 1638.
Di V. S. molto Ill. et Ecc.ma
Indeg.mo et Obbligatiss.o Servo e Discepolo in Christo
Fran.co di S. Giuseppe.
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