Se non si può far in altro modo, li mandarò all'Elzivir; ma se n'ha altri, la prego scusarmi: ma se non n'ha, all'aviso li consegnarò subbito. Et a V. S. molto Ill.re et Ecc.ma bacio le mani.
Ven.a, 20 Marzo 1638.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maS.r Galileo.
Dev.mo Ser.
F. F.
3710*.
LA CAMERA DELLA COMPAGNIA DELLE INDIE ORIENTALIagli STATI GENERALI DELLE PROVINCIE UNITE DEI PAESI BASSI [all'Aja].
Amsterdam, 23 marzo 1638.
Cfr. Vol. XIX, Doc. XLII, d, 7).
3711**.
DINO PERI a [GALILEO in Arcetri].
Pisa, 24 marzo 1638.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 283-284. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron mio Col.mo
Il non esser io solito a ricever lettere se non per l'ordinario della domenica fa che solamente la domenica sera io mando per esse il servitore alla posta; donde è accaduto che la lettera di V. S. molto Ill.e et Ecc.ma, inviatami per lo straordinario ne' 15 del presente, non fu da me riscossa subito, ma portata poi tra altre dal portalettere nel Collegio di Sapienza il giovedì mattina, dove, vedendola a caso uno de' Buonaiuti mio scolare, la prese e immediatamente me la fece havere, che stavo desinando: e conoscendo al carattere venirmi da V. S., rifiutai ogni altra vivanda, e messomi a leggerla, e inteso la premura del negotio, me ne andai subito, senza metter tempo in mezo, infiammato dal desiderio che hebbi et harò sempre di servir puntualmente V. S., a trovare il Ser.mo Gran Duca: dal quale hebbi immantinente benignissima udienza. Ma a pena sentito un cenno del negotio che ero per trattare, mi troncò il filo, con dirmi: Questa cappella è data è più di duo' giorni, e l'ha hauta il Citerni; bisognava maggior prestezza.
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Elzivir Marzo Aja Doc Arcetri Collegio Sapienza Buonaiuti Gran Duca Citerni
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