Di Lione, questo dì 11 di Maggio 1638.
Di V. S. molto Ill.reSer.re Aff.mo e Dev.mo
Rub.to Galilei.
Fuori: Al molto Ill.e Sig.r mio Oss.moIl S.r Galileo Galilei, Matt.o primo di S. A. S.
Firenze.
3730*.
FRANCESCO RINUCCINI a GALILEO [in Arcetri].
Venezia, 15 maggio 1638.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXXVII, n.° 16. - Autografa la sottoscrizione
Molt'Ill.re et Ecc.mo Sig.r et P.ron mio Oss.mo
Ho servito V. S. con recapitare di mia propria mano a Giusto(795), libraro ne' Giunti, il pieghetto aggiunto alla sua humanissima del primo di Maggio, pervenutomi questa settimana.
Sento particolar gusto che se la vadia passando, fra tanti travagli, con le sue belle speculationi; ma più goderei poterlo presentialmente udire, per essere a riverirla.
Ho fatto fare un palo con alcune misure per l'osservationi di questo flusso e reflusso(796), quale a suo tempo li saranno da me inviate(797). E qui, pregandola della conservatione della sua gratia(798), gli bacio affettuosamente le mani.
Venetia, 15 Maggio 1638.
Di V. S. molt'Ill.re et Ecc.maSig.r Galileo Galilei.
Aff.mo et Obb.mo Ser.reFran.co Rinuccini.
3731**.
DINO PERI a [GALILEO in Arcetri].
Pisa, 17 maggio 1638.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XII, car. 60. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron mio Col.mo
L'ordine io non l'ho ricevuto; e perchè dalle parole del Sig.r Agostino ne cavavo che potessi essere inviato non in mano mia, credendolo però in mano a Monsignore(799), n'ho domandato Sua Sig.ria Ill.ma, la quale mi ha risposto non ne saper nulla.
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