Don Bened.o Castelli.
Fuori: Al molto Ill.re ed Ecc.mo Sig.re e P.ron Col.moIl Sig.r Galileo Galilei, p.o Filosofo del Ser.mo Gr. Duca di Toscana.
Firenze.
3758**.
ROBERTO GALILEI a GALILEO [in Arcetri].
Lione, 13 luglio 1638
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XII, car. 75. - Autografa.
Molto Ill.e S.r mio Oss.mo
Come con altra mia(836) ho accennato a V. S., m'è bene dispiaciuto intendere che la sua liberatione non fussi totale, come mi ero imaginato: ma ad ogni cosa c'è principio, e adesso che va adolcendo, al minimo tentativo doverà riuscire facilmente; e poi non havendo in questo controllori, e protecto da S. A. S., doverà andar facendo quanto li piace: e io, in qualità di suo svicerato servitore, haverò sempre caro ogni suo bene.
La lettera del S. Elia Diodati, che la m'à raccomandato con la gratissima sua de' 26 passato, è andata a suo destinato viaggio, come la doverà vedere a suo tempo per la risposta di esso; e io in tutto quello si andrà degniando di comandarmi, lo reputerò a singulare gratia e a favore particolare. E facendoli reverentia, li pregherò da N. S. ogni vero bene.
Di Lione, questo dì 13 di Luglio 1638.
Di V. S. molto Ill.e
In questo punto m'è capitato una lettera del S.r Diodati di Parigi, quale viene annesso a questo, e li dà conto del libro del Rev.do P. Mercena(837).
S.r Galileo Galilei.
Ser.e Aff.mo e Dev.mo Par.teRub.to Galilei.
3759.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze.
Roma, 17 luglio 1638.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XIII, car. 106. - Autografa.
Molto Ill.re Sig.re e P.ron Col.mo
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