Il Padre Francesco buono(846) è doventato tutto aulico, et è continuamente appresso questi Ser.mi Principi, instruendogli nelle matematiche et in particolare nell'algebra, onde rarissime volte mi accade il potergli parlare. Il Sig.r Dino Peri si trova da 5 giorni in qua in letto; e benchè sin qui i medici non ne faccino sinistro giudizio, tuttavia l'incaminarsi la sua malattia per quella strada che ha portato via quattro altri suoi fratelli, fa temere tutti gli amici suoi, e me in particolare che tanto lo amo. Piaccia a Dio di preservarlo; ma quando havesse a mancare un suggello tale, che provisione doverà farsi per lo Studio di Pisa? La P.à Vostra Revd.ma ci applichi un poco il pensiero, e me ne accenni qualche cosa.
Quanto al modo del lavorare le lenti napoletane, il vederle pulite esquisitamente non in tutto il disco, ma nella parte di mezo, lasciando a torno come una ciambella non bene lustra[ta], confonde il cervello a questi artefici di qua. Io ho pensato a qualche cosa non triviale, ma non ardisco di aprir bocca, havendo altro per il capo; tuttavia sentirò volentieri quello che sopra ciò ella scrive di haver pensato e penetrato, et io, se mai potessi ridurmi in stato men travaglioso, procurerei di significargli il mio concetto; ma perchè è una macchinazione e struttura assai grande e difficile a spiegarsi, e massime con nude parole senza poterne un cieco disegnare la figura, non posso per ora dir cosa essenziale, se non che il mio artifizio depende da una proposizione di Euclide.
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