Di San Giorgio, il dì 18 d'Agosto 1638.
Di V. S. Ill.ma et Ecc.maAff.ma Serva nel Sig.re
S.r M.a Felice Nerli,
Ministra al presente.
Fuori: Al'Ill.mo et Ecc.mo Sig.r Galileo Galilei.
In villa in Arcetri.
A Arcettri.
3777**.
CARLO DI S. GASPARO a [GALILEO in Arcetri].
[Firenze], 18 agosto 1638.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XII, car. 81. - Autografa.
Eccell.mo Sig.re
Mi sono preso un ardire di mandare quei versacci a V. E. che dissi, quando fui a visitarla, di haver fatto in suo honore, se si ricorda. L'Ardire, doppo di havere molto combattuto con il Rossore, ha vinto alla fine, perchè, desiderando che V. E. havessi qualche cosa del mio per poi insuperbirmene, si svegliava nel'animo questo movimento: "E tu pensi che un huomo sì savio habbi tempo d'avanzo per udire le tue baie? Fa' ch'egli habbi tempo: tu stimi che persona tanto grave tanto s'abbassi?" Eccoti l'Ardire in campo: "Sia come si voglia;" dice "poniamoci a rischio: Audaces fortuna". Non sapevo in mezzo a queste onde che farmi, quando, ricordandomi della promessa, mi diedi per vinto all'Ardire. Non sprezzi dunque V. E. questi miseri versi, ma con quel volto li ricevi che ricevè una volta l'autore di essi. E con questo, baciandoli le mani, me gl'offro servitore.
Li 18 Agosto 1638.
Di V. S. Eccel.maAffet.mo Servitore
Carlo di S. Gasparo, Cherico delle Scuole Pie.
3778*.
LODOVICO INCONTRI a [GALILEO in Arcetri].
Firenze, 21 agosto 1638.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXVIII, n.° 45. - Autografa.
Molto Ill.re Sig.r mio Oss.mo
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