Vaticana. Cod. Barberiniano lat. 6461 (già LXXIV, 7), car. 67. - Minuta, non autografa.
R.mo P.re
Rispondo brevemente alla lettera di V. R.(940), perchè non ho tempo: et dico che S. S.à si contenta ella faccia le visite per trattare con quella persona, quante volte li pare, di cose concernenti all'anima et alla sua salute, come V. R. mi scrive, ma non già di un altro particolare (per usar delle proprie di lei parole) che non appartiene punto a cose controverse o dannate da S. Chiesa. Forse può procedere dalla mia relatione ambigua, ma non dal scrivere di V. R.za; ma tutto è uno, che o io non l'intenda, o ella non si lasci intendere. Basta, l'ordine preciso è come di sopra ho detto, et quello importa. Vuol perciò S. S.tà che ella si faccia dare un compagno, riputato idoneo dal P. Abate per trovarsi in simili discorsi, acciò, quando il P. Abate non puol venire, questo compagno possa assisterli: che tutto questo è stato concesso, essendo nota la pietà di V. R.za et che ella se ne valerà come ha promesso. Et io mi ricordo alle sue orazioni.
Roma, 16 Ott.re 1638.
3801*.
BENEDETTO CASTELLI a FRANCESCO BARBERINI in Roma.
Firenze, 16 ottobre 1638.
Bibl. Vaticana. Cod. Barberiniano lat. 6461 (già LXXIV, 7), car. 68. - Autografa.
Em.mo e Rev.mo Sig.re e P.ron Col.mo
Io sto aspettando la grazia di V. Em.za e la santa benedizione di Nostro Signore per potere servire questi Ser.mi, conforme ai loro santi e giusti desiderii: e si assicuri l'Em.za Sua che sempre loquar de testimoniis Dei et non confundar; e se piace a Dio conservarmi tanto che io ritorni a Roma, spero che ella giudicarà di non havere fatta grazia a uno affatto indegno, e restarà sodisfatta della mia venuta in queste parti.
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S. Chiesa Abate Abate Ott Roma Rev Nostro Signore Dio Roma
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