E qui, per non haver più tempo, facendole humilissima riverenza le bacio le mani.
Siena, 6 Novembre 1638.
Di V. S. molto Ill. et Ecc.ma
Quando ella mi voglia scrivere per la posta, invii le lettere con sopra coperta al Ser.mo Principe o all'Ill.mo Sig.r Iacopo Soldani, quale saluta caramente V. S.
Aff.mo et Obbligatiss.o Ser.o in Christo
Fran.co di S. Giuseppe.
3810*.
ANTONIO NARDI a [GALILEO in Arcetri].
Roma, 6 novembre 1638.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXXII, n.° 8. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r e P.ron Colend.mo
Scrivo tardi, perchè essendomi provato più volte d'inviar mie lettere a V. S. Ecc.ma in segno della mia devozione, non ne ho mai ricevuto risposta, di maniera che havendo sospettato che le mie non li capitassino nelle mani, mi sono astenuto dal mandarle per l'ordinario; et hora che il P. Francesco delle Scole Pie(958) parte a cotesta volta, non voglio mancare di farli quella riverenza che devo a i suoi meriti, et alla mia devozione si conviene. Mi dice il S.r Rafaello(959) nostro di haverli a lungo scritto per l'istessa occasione; però io non li sarò tedioso, per non haver che dirli, se non che vivo desiderosissimo di veder in luce gl'altri suoi pensieri, distesi in dialogo come vienmi affermato dallo stesso Padre, il qual mi asserisce che con tal maniera di scrivere V. S. insinuerà le inventioni sue e dimostrazioni tanto desiderate. È ben vero, che quando il tempo se ne vola così ratto, sto dubitando del tempo e dello indugio; però la supplico, in nome anche di molti virtuosi che di quaggiù vivono con la stessa ansietà, ad affrettar il parto di così esquisiti concetti.
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