Mi getto nelle braccia di V. S. Ill.ma et del P. R.mo Fulgentio, et in tutto e per tutto mi rimetto alla loro prudenza et benignità, con sottoscrivermi a quanto comandaranno, sicuro che le narrate cause non le permetteranno che mi faccino fare l'impossibile. A V. S. Ill.ma m'inchino, et le bacio le mani humilmente.
Di Brescia, li 3 Xmbre 1638.
Di V. S. Ill.maHum.o Serv.re Oblig.mo
Gio. Batta Arisio.
3818.
FULGENZIO MICANZIO a GALILEO [in Firenze].
Venezia, 4 dicembre 1638.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XIII, car. 114. - Autografi il poscritto e la sottoscrizione.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r, Sig.r Col.o
Ho parlato con il Sig.r Giusti(975), il quale m'afferma con ogni attestatione che nel paccheto inviattoli dal Sig.r Elzivir non erano più che 8 essemplari della scrittura di V. S. molto Ill.re et Ecc.a, 7 de' quali li saranno a quest'hora capitati. Mi aggionge che dal medesimo Elzivir ha lettere che sopra il vassello S. Giacomo, che deve partir d'Ollanda per Venetia, è un paccheto di libri per V. S. Io non ho dubio che questi saranno li Dialoghi ultimamente stampati: ma quel vasselo non era ancora partito di porto; ha però havuta la buona ventura, che nella tempesta horribile ultimamente seguita, la quale viene scritto haver abbissati in porto sino a 53 navi per il valsente di più di 4 millioni, ha nuova il Giusti che questo S. Giacomo è salvo.
È qui l'Ill.mo Baitello(976), il quale mi riferisce che veramente il luoco detto le Casazze, ove l'Arisio ha tutte le sue entrate, è tempestato, che non si è raccolto cosa alcuna, onde anco altri pensionarii tacciono.
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