Io son stato dall'ingresso di quest'anno sino al presente con qualche indispositione maggiore del solito: ipsa senectus morbus est. Io desidero et prego instantemente il Signore di poter haver da V. S. nuova di qualche suo miglioramento, poi che piace a S. D. M.tà avisarci del nostro disloggio con il deterioramento del tugurio.
Delle cose del cielo e sue novità, osservate con questo nuovo tanto eccellente occhiale(58), non si parla più, come non ci fosse che dire. In fatti l'osservatione di queste maraviglie et l'ingegno per esplicarle et comunicarle è un dono riservato al Sig.r Galileo, i cui soli occhi sono stati alti per vederle et la mente per capirle; et non sono io solo che faccia questo giudicio, ma con quanti parlo, della professione, dicono il medesimo. Et con tal fine a V. S. molto Ill.re et Ecc.ma prego miglioramento nella sanità, tranquillità(59) nella mente, et le bacio le mani.
Ven.a, li 19 Feb.o 1639.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maDevotiss.o Ser.
F. Fulg.o
3848*.
RENATO DESCARTES a FLORIMONDO DE BEAUNE [in Blois].
[Egmond de Binnen, 20 febbraio 1639].
Dal Tomo II, pag. 518, dell'opera citata nell'informazione premessa al n.° 2898.
.... Les petites remarques que i'ay faites sur le livre de Galilée, ne valent pas la peine que vous les voyez; mais, puis qu'il vous plaist, ie ne laisseray pas de prier le Reverend Pere Mersenne de vous les envoyer. I'ay bien pris garde que Galilée ne distingue pas les diverses dimensions du mouvement; mais cela luy est commun avec tous les autres, dont i'ay veu quelques écrits de mechanique.
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