La larghezza è duo terzi di braccio, il prezzo è duo giuli. Ne mando tre mostre, ma ce ne saranno di molte altre sorte.
Ci vengono certe saie imperiali di tutti i colori; son larghe braccia 11/2, e in prezzo di tre lire il braccio; ma non ho potuto haverne il saggio. Insomma mercoledì prossimo V. S. sarà avvisata puntualmente, se già ella non mi mandassi sabato qualche risoluzione; che se io dovrò aspettare alla risoluzione di sabato a otto, non potrò leggerla se non la domenica sera del dì 15, che è l'ultimo giorno della fiera. Ben è vero, che havendo V. S. bisogno di poche braccia, e in conseguenza di comprare a minuto, tanto la potrò servire quattro o sei dì doppo la fiera, che tutti questi fondachi saranno riforniti; e in tanto V. S. harà commodo di far vedere alla fanciulla più saggi e significarmi il suo gusto. Questo è quanto per hora posso dirle.
Il mio ritorno, tanto da lei desiderato è da me parimente desideratissimo, perchè desideratissima è da me la presenza di V. S., sì come sempre scolpita la porto nel cuore con infinita devozione. Il mio partire sarà da me affrettato, cioè non prolungato, ma non anticipato, perchè il zelo del Sig.r Auditore(96) non lo comporta. Resto in tanto con risalutar V. S. Ecc.ma duplicatamente in nome di Monsig.r Saracini(97) e del Sig.r Dottor Marsilii(98); et io reverentemente le bacio le mani e con tutto l'animo le prego da Dio felicità.
Pisa, 4 Maggio 1639.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maOblig.mo e Devotiss.o Ser.re
Dino Peri.
3874**.
ALESSANDRO NINCI a [GALILEO in Arcetri].
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