Pagina (47/850)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Vedrò le botteghe tutte affatto, per fare il possibile. Di filaticcio non ne ho ancor trovate, nè grande nè piccole, in questi mercanti forestieri. Di quelle di Pisa non ne tratto, per essere care e cattive.
      Quanto alle perpetuane di larghezza d'un braccio e mezo, sono questo anno tenute per l'ultimo prezzo in crazie 26 il braccio, sendocene più carestia dell'anno passato, che si hebbero a tre giuli. Ce ne sono delle mistie, e ce ne sono di tutti i colori, sì che mi par superfluo il mandare i saggi, perchè basta che chi si ha da contentare dica Voglio il tal colore, e io la provvederò, e scerrò delle migliori. Con tutto ciò volevo mandare i saggi ancora di dimolte, ma perchè questi fondachi sono ancora in fiera, dove pretendono o sperano di vender tuttavia a pezze intere, non le vogliono scucire per tagliarne saggio; e un pochino, che ciondola rasente un marchio di piombo, e di colore imbrattato, dico malamente il vero. Gne ne mando non di meno quattro saggi, staccati donde meglio si è potuto con gran diligenza.
      Quanto alla nipotina, la roba fiorita ch'io le mandai, non mi parve e non mi pare veramente a proposito, per esser roba grossa troppo, ancorchè vistosa; e della più fine, di tal materia, non ne è comparsa; anzi che quella che ci si vede, che è tutta grossa, è dell'anno passato. La mostra che mi ha mandato V. S. è durante, ma del più fine e bello ch'io habbia visto a' miei dì. Ce ne è venuto a Pisa, ma poco; ma non ci ho visto ancor colori che mi dieno tanta sodisfazione a un pezzo, e, quel che più importa, sono più grossi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le opere di Galileo Galilei
Volume XVIII. Carteggio 1639-1642
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 850

   





Pisa Voglio Pisa