Et al'uno e l'altro, perchè la testa non mi regge molto, bacio affettuosamente le mani.
Di Genova, adì 27 di Maggio 1639.
Di V. P. molto Ill.re e molto R.
P. Clemente.
Aff.mo et Obl.mo Ser.reD. Vincenzo Renieri.
3880*.
FERDINANDO BARDI a [GALILEO in Arcetri].
Parigi, 28 maggio 1639.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXIV, n.° 121. - Autografe la data e la sottoscrizione.
Molto Ill.re Sig.r, mio Sig.r Oss.mo
Stimerò sempre a mia gran fortuna quando V. S. si compiacerà di comandarmi; e perchè l'occasioni non si presentano, e la mia poca abilità non mi permette di poterla servire in cose maggiori, godo almeno d'essere impiegato da lei nelle piccole, servendomi questo, se non per altro, per esser conservato nella sua memoria. Non mancai di dar subito recapito alla lettera per il Sig.r Deodati, quale dovrà per altra strada havergli fatto risposta.
Spesso facciamo commemorazione di V. S. il Sig.r Grozio, Imbasciatore di Svezia, et io; e veramente questo virtuosissimo personaggio stima quanto conviene la sua persona e valore. Morì il povero Padre Campanella, che ancora egli era suo gran parziale, come son generalmente tutti quelli che son disappassionati e intendenti. Piaccia a Dio di conservarcela ancor lungo tempo per ornamento della nostra patria, mentre io le bacio con tutto l'affetto le mani.
Parigi, 28 Maggio 1639.
Di V. S. molto Ill.reAff.mo Ser.re
Ferdinando Bardi.
3881**.
DINO PERI a [GALILEO in Arcetri].
Pisa, 1° giugno 1639.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XII, car.
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