124. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.re e P.ron mio Col.mo
Ricevo la cortesissima lettera di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma de' 27 di Maggio. A i ringraziamenti di che ella mi honora rendo io grazie infinite, e le resto maggiormente obligato, se maggiore può esser l'obligo ch'io professo al favorirmi ella de' suoi comandamenti.
Mi dispiace in estremo la pertinacia delle sue doglie, e vorrei in qualche maniera potere sollevar V. S. da esse e da qualunque altro travaglio.
Il mio ritomo costà sarà subito ch'io possa esser licenziato, e si spera questo anno che la libertà sarà data a' 9 o a' 10 del presente, sì che io, se questo sortisce, farò a Firenze la Pasqua della Pentecoste. In tanto ringrazio V. S. del felice viaggio che ella mi desidera, e sto ancor io numerando i giorni e le hore del mio ritorno, per consolarmi con la sua presenza e fruttuosissima conversazione.
Il Sig.r Marsilii mi par d'intendere che sia fuor di Pisa, non so se a Livorno; ma V. S. si tenga risalutato con affettuosi saluti e duplicati. Il Signor Iddio la conservi e le conceda prosperità.
Pisa, p.o Giugno 1639.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maOblig.mo e Devotiss.o Ser.e
Dino Peri.
3882.
GIO. MICHELE PIERUCCI a [GALILEO in Arcetri].
Padova, 3 giugno 1639.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XII, car. 128-129. - Autografa.
Molt'Ill. et Ecc.mo Sig.r e P.ron mio Col.mo
Ho fatto le sue raccomandazioni allo spezial dell'Angelo(104), al quale son state carissime, et egli la riverisce con tutto l'affetto; e tra tanto tira innanzi con somma diligenza la preparazione dell'aloè, la quale però sarà un poco lunga, cioè ancora per due mesi, havendo bisogno di tutti i soli dell'estate per purgare e lavar bene l'aloè col sugo di rose.
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