Quanto a' suoi interessi particolari, li dico che non ho cosa che mi prema più, e non sono fuori di speranza in Dio di operare qualche cosa di buono; ma ci bisogna grande cautela nel negoziare, essendo il negozio pieno di traversie. Quando vedrà il Sig.r Landucci, me li ricordi servitore. Da Perugia mandai per il Rev.mo Padre Abate di Badia a V. S. alcune devozioni per lei e per tutta casa sua, e per Pierino in particolare: credo le haverà a quest'hora riceute, che siino in salute dell'anime di tutti, acciò tutti uniti in carità possiamo godere la felicità etema. Bacio caramente le mani al Padre Clemente, ed a V. S. fo profonda riverenza, abbracciandola caramente. Mons.r Cesarini li bacia le mani.
Roma, il 7° di Giugno 1639.
Di V. S. molto Ill.re ed Ecc.ma
Vado distendendo certa specolazioncella che ho fatta in Perugia intorno alle cose del lago Trasimeno; quando l'haverò finita, gli ne mandarò la copia. Hora ho riceuta l'ultima di V. S.; e quanto alle medaglie mandate, sappia che hanno la benedizione straordinaria, che è la maggiore che conceda Nostro Signore.
S.r Gal.oDevotiss.o Ser.re e Discepolo Oblig.mo
Don Bened.o Castelli.
Fuori: Al molto Ill.re ed Ecc.mo Sig.re e P.ron Col.moIl Sig.r Galileo Galilei, p.o Fil.o del Ser.mo Gr. D. di Toscana.
Firenze.
3885**.
BONAVENTURA CAVALIERI a [GALILEO in Arcetri].
Bologna, 7 giugno 1639.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XIII, car. 138. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron Col.mo
Mando a V. S. Ecc.ma per la condotta(113) delli Mag.ci Pier Maria e Cesare Landi una cassetta di 14 mortadelle, con uno delli miei libri ultimamente stampati(114), quale prego a voler mostrare al Sig.r Peri ancora, e se li piacerà liene mandarò poi uno a lui ancora.
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