E perchè habbiamo dalle Sacre Memorie che al tempo del Diluvio piobbe quaranta giorni e quaranta notti, cioè per ispazio di 960 hore, è chiaro che quando detta pioggia fosse stata grossa dieci volte più della nostra di Perugia, l'alzamento dell'acque sopra il globo terrestre sarebbe arrivato e passato un millio di perpendicolo; oltre che le prominenze dei poggi e monti concorrerebbero ancora essi a fare crescere l'alzamento. E per tanto conclusi che l'alzamento dell'acque del Diluvio tiene ragionevole convenienza con i discorsi naturali: delli quali so benissimo che le verità eterne delle Divine Carte non hanno bisogno; ma in ogni modo mi pare degno di considerazione così chiaro riscontro, che ci dà occasione di adorare ed ammirare le grandezze di Dio nelle grandi opere Sue, potendole ancora noi tal volta in qualche modo misurare con le scarse misure nostre.(118) E li bacio le mani, pregandogli dal Cielo le vere consolazioni.
Di Roma, il 18 di Giugno 1639.
Di V. S. molto Ill.re ed Ecc.ma
S.r Gal.o Gal.i
Devotiss.o ed Oblig.mo Ser.re e Dis.loDon Bened.o Castelli.
3889.
BONAVENTURA CAVALIERI a [GALILEO in Arcetri].
Bologna, 28 giugno 1639.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XIII, car. 144. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron Col.mo
Nè più nobile nè più gradito dono potevo io ricevere dalla cortesia di V. S. Ecc.ma dell'opera mandatami, cotanto da me desiderata e che contiene in sè tante meraviglie. Io non havendo patienza che si legasse, gli ho dato una scorsa così sciolta; et in somma sono restato soprafatto dallo stupore, vedendo con qual nuova e singolare maniera ella si interni ne' più profundi secreti della natura, e con quanta facilità ella spieghi cose difficilissime.
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