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      Rispetto a quel che dice di haver scritto delle vibrationi del pendolo fatte nell'istesso tempo, e dell'osservatione de' gravi che con pari velocità discendono, io non ho veduto altro, solo quel che scrive ne i Dialoghi del Sistema. Anzi che in quelli V. S. dice qualche cosa, di che io sperava che ne dovesse dar più distinto conto in questi, cioè di haver osservato che il grave discende di moto naturale per cento braccia in cinque minuti secondi d'hora; sperava, dico, che dovesse dir con che ragione si è assicurata che sian cinque secondi, e massime dove, a fogli 175(124), V. S. dà conto distinto di altre esperienze fatte in simil materia.
      E finalmente, perchè V. S. mi scrive che io le dica liberamente il mio senso, io le dico sicuramente che tutto ciò che ho detto di sopra non stimo che vi sia ponto di adulatione, perchè V. S. insegna al mondo molte cose nuove e bellissime, mostrando in che consiste che le machine picole non riescono in grande, e lo prova benissimo particolarmente all'ottava propositione del secondo Dialogo(125), alla quale io arrivai con grandissimo gusto. Mi par benissimo provato ove consista non solo la resistenza al rompersi delle corde, legno, pietre e mettalli, ma anche dell'acqua, se ben di questa già V. S. me ne fece parte altre volte con sua lettera(126), in occasione che io le domandai aiuto in un siffone alto circa 40 braccia, che non riuscì(127): e tutti i discorsi in tal materia, che V. S. fa delle particelle di vacuo, ancorchè io non ne sia totalmente sodisfatto, ad ogni modo le conosco per cose sotilissime e verissime, servendosi di propositioni di mattematica molto sottili e molto a proposito, che pur tale è quella che è a fogli 28(128). Tali anche harei stimato ove ritrova la proportione fra l'acqua e l'aria, se non fosse che non mi è comparsa per nuova, perciò che V. S. con sua lettera altre volte me ne fece parte(129). Tutto il discorso del secondo Dialogo è parimente molto dotto, nè io vi ho difficultà di consideratione: solo desiderei che V. S. havesse un tantino più dichiarato alla propositione prima(130), che il momento della forza in C al momento della resistenza è come CD alla metà di DA; come anche quel che dice a fogli 119, alla quinta linea(131), che i filamenti sparsi per tutte le superficie dei cerchi è come se tutti si reducessero ne i centri.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVIII. Carteggio 1639-1642
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 850

   





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