Però può credere che non senza mortificazione abbi lasciato trascorrere il termine che avevo prescritto al mio desiderio, mercè d'una flussione di testa e infiammazione d'ochi, che per molti giorni m'ha tenuto in timore tale, che mi sono astenuto anche dal bere. Ma adesso che per grazia di Dio comincio a star bene, verrò ben presto a mantenere la promessa e farne un'altra, per aver sempre occasione di esercitarmi in questa virtù.
Mando altre 40 fascine e un paio di pollastre, che costano una lira e quindici soldi; mentre co 'l fine, baciando affettuosamente le mani al P. Clemente, a V. S. faccio debita reverenza.
Da S.ta Maria a Campoli, 8 Luglio 1639.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma
Devotiss.mo e Oblig.mo Se.reP. Alessandro Ninci.
3893*.
VINCENZO RENIERI a [GALILEO in Arcetri].
Genova, 15 luglio 1639.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXXVI, n.° 131.-Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo mio Sig.re P.ron Col.mo
È stato qui da me il Sig. Giovanni Bangio di Amsterdam, il quale se ne viene per far riverenza a V. S. Ecc.ma; ond'io, che non devo tralasciar occasione alcuna di salutarla, l'ho voluto accompagnar con queste quattro righe.
Sto attendendo risposta di due mie lettere(139), e resto sommamente meravigliato che ella non iscriva, nè sto senza grande ansietà della sua salute.
Questo è quanto per hora m'occorre; et a V. S. Ecc.ma bacio affettuosamente le mani.
Di Genova, adì 15 di Luglio 1639.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma
Il Sig.r Daniele(140) le bacia caramente le mani.
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