Tutto sia a gloria di Dio e per essercitare il dono dell'intelletto ancora nella contemplazione delle maravigliose opere Sue, ut per visibilia, quae facta sunt, invisibilia percipiantur. E li fo humile riverenza.
Di Roma, il 13 d'Agosto 1639.
Di V. S. molto Ill.re ed Ecc.maS.r Gal.o
Devotiss.o e Oblig.mo Ser.re e Dis.loDon Bened.o Castelli.
Fuori: Al molto Ill.re ed Ecc.mo Sig.re e P.ron Col.moIl Sig.r Galileo [Galilei, p.]o Filosofo del Ser.mo Gr. D. di Tosc.a
Firenze.
3902**.
FRANCESCO RINUCCINI a GALILEO [in Arcetri].
Venezia, 13 agosto 1639.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXXVII, n.° 5. - Autografa la sottoscrizione.
Molto Ill.e S.r mio Oss.mo et Ecc.mo
V. S. è sempre meco con la virtù e col merito, et io son sempre con lei nel desiderare tutto quel che possa esser di suo servitio; però la lontananza non ci priva di altro conforto, che di quello che mi toccheria nel godere della sua presenzial conversazione, et a lei nel sentirsi vivamente riverire con la voce.
Io ho ricapitata la lettera da V. S. inviatami; e desideroso di aumentar la mia obbligazione verso di lei col ricever spesse occasioni di servirla, le bacio [intanto] affettuosamente le mani.
Di Venetia, 13 Ag.o 1639.
Di V. S. molto Ill.
Sig.r Galileo Galilei.
Aff.mo et Obb.o Ser.eFran.co Rinuccini.
3903.
BONAVENTURA CAVALIERI a GALILEO in Arcetri.
Bologna, 16 agosto 1639.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XIII, car. 153. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron Col.mo
La lettera di V. S. Ecc.ma mi ha sommamente consolato, intendendo ch'ella pure si conservi almeno con quella puoca sanità che l'età li permette.
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