Bologna, 3 gennaio 1640.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XIII, car. 176. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron Col.mo
Una mia lunga infirmità, non solo di podagra, ma di dolori di corpo che mi hanno afflitto lungamente, mi ha ancora impedito dal poterli dare le buone Feste et il buon Capo d'anno, com'era mio desiderio. Hora vengo a riverirla con questa et a supplire al mancamento, bramando molto di intendere dell'esser suo. Io non posso darli troppo buona nuova di me, trovandomi in uno stato di continua infirmità, per il che non posso applicarmi alli studii come vorrei.
Mons.r Ill.mo di Siena(305) mi ha raccomandato un gentil'huomo senese, che è venuto allo Studio qua a Bologna: ho pensiero di leggerle fra l'altre cose la dottrina di V. S. Ecc.ma ultimamente publicata, perchè mi servirà a impossessarmene meglio, non havendo potuto sin hora vederla se non così alla sfugita.
Havrà a quest'hora forsi ricevuto dall'Ecc.mo Sig.r Liceti l'opera delle pietre lucifere(306), già da lui publicata, il quale caramente la saluta.
Finisco di scrivere, desideroso di havere qualche nuova di lei; e fra tanto, desiderandoli tranquillità di vita e felicità nel presente anno nuovo con molti altri appresso, li bacio affettuosamente le mani, facendole riverenza.
Di Bologna, questo dì 3 Genaro 1640.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maDev.mo et Ob.mo Ser.re e Disc.lo
F. Bon.ra Cavalieri.
3956*.
FORTUNIO LICETI a GALILEO in Arcetri.
Bologna, 3 gennaio 1640.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XIII, car.
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