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      Oltre a questo, per mio particolare interesse avviso V. S. molto I., come alcuni giorni fa il molto R. Padre Francesco delle Scuole Pie(349) mi dette avviso qualmente il Ser.mo G. Duca, dopo haver inteso ch'io havevo finito di levare dalla cantina li 120 fiaschi che già più di 20 mesi sono Sua A. S. mi donò, haveva per altretanta somma dato ordine che nel'avvenire mi fosse a mia richiesta consegnata; tuttavia non sento che tale commissione sia stata per ancora fatta qua a i cantinieri: però, per mia onorevolezza e per l'esecuzione della volontà del S.mo Padrone, pregho V. S. ad interporci il suo favorevole ricordo, acciò la grazia sia eseguita. Et a questa opera di favore potrà aggiungerne un'altra di carità, che è quella (che pur passa per le mani di V. S.) del sussidio che porge l'Altezza S. allo inserbo di quella mia nepotina(350) nelle monache di S. Giorgio in su la Costa, dove essendo più giorni fa spirato l'aiuto di un trimestre(351) e cominciato l'altro, potrà, quando così le piaccia, consegnare l'intero semestre al presente latore, e massime dovendo V. S. con la Corte stare ancora per molto tempo assente di qua.
      Io non stimo di soverchiamente gravare V. S., mentre li mostro la gran confidenza che io ho nel suo favore, perchè conosco che, in effetto, più lodevole prerogativa non può alcuno ricevere in sè stesso, che l'essere stimato abile a beneficare gli altri. E con questa confidenza mi volgo a V. S.(352), con pregarla a rappresentare a i piedi del Ser.mo nostro Signor la mia umilissima e devotissima servitù; et a lei stessa, con affettuosamente reverirla, bacio le mani e pregho da Dio intera felicità.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVIII. Carteggio 1639-1642
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 850

   





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