Oltre che il cono dell'ombra lunare, che alhora rende oscura buona parte della terra, non è così tenue come forse egli stima, essendo più d'un terzo del disco di essa. E poi, chi mi assecura che quando nel'eclisse solare si è fatta notte sì profonda che si son viste le stelle, chi m'assecura, dico, che non si sia veduta anco la luna sparsa di tal luce reflessa? Stimeremo noi forse che dal'haver scritto gli istorici che le stelle in tal punto aparivano, si cavi che il disco lunare non habbia havuta questa secondaria illuminatione, come che ella fosse atta a rischiarar le tenebre ed involarci le stelle? Certo no, anzi se debbo dir un tal mio pensiero, mentre mi ricordo che alcuni hanno stimata la luna corpo diaffano perchè nella solar eclisse notarono il disco di essa sparso di qualche luce, vo dubitando che tal luce fusse per apunto quella che dalle parti della terra non eclissate colà venia ripercossa.
Che poi, se la terra riflettesse i raggi solari nella luna, dovessero questi così scaldar l'aria nostra, che non potessero nascervi nuvole, pioggie o tempeste, io in quanto a me non so vederne la cagione; et il dirmi che se la luna nel plenilunio scalda la terra, in conseguenza dovrà il raggio del sole reflesso insieme col diretto molto più scaldarla, appresso di me non amette difficoltà, perchè così per apunto succede, et io sento molto più caldo quando di giorno mi trovo percosso da' raggi del sole diretti e reflessi, che non fo la notte al lume della luna piena. Ma che poi il caldo che sento sia tale che possa impedir le pioggie, le nevi e le brine, non mi sembra del tutto ben certo, e credo che così il caldo del giorno come il freddo della notte sia neccessario per produrle.
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