E per hora desidero che ella mi faccia honore de' suoi comandi e della sua gratia, come ne la supplico con instanza; e li fo umilissima riverenza.
Di Vienna, li 10 Marzo 1640.
Di V. S. Ill.maDevot.mo et Oblig.mo Ser.re
Giovanni Pieroni.
3981.
LEOPOLDO DE' MEDICI a GALILEO [in Arcetri].
Pisa, 11 marzo 1640.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. III, T. VII. 1, car. 101. - Autografa la firma.
Sig.r Galileo,
Mi disse a questi giorni il Dottor Marsili che il Liceti havea stampato in un libro De lapide Bononiensi(387) una sua opinione intorno al secondario lume della luna, diversa da quella di V. S., alla quale egli con diversi argumenti contrariava. Io per mio spasso volsi vedere, alla presenza del Marsili e del P. Francesco(388) e P. Ambrogio(389), quello che questo huomo opponeva all'ingegnoso suo pensiero e da me tenuto per vero; e benchè gli argumenti del contradittore non habbino bisogno di risposta, per essere tanto frioli, ad ogni modo perchè questo puol esser causa al suo ingegno d'insegnarci qualche novità o vero di chiarire maggiormente alcuna delle cose dette da lei in questo proposito, desidero, poichè io non posso discorrer seco di presenza, che ella si contenti di participarmi in scritto il suo pensiero intorno a queste nuove opposizioni. E mentre le ricordo il mio affetto con pronto desiderio nelle sue occorrenze, le desidero ogni contento.
Pisa, 11 Marzo 1639(390).
[vedi figura 3981.gif]
3982.
GALILEO a [LEOPOLDO DE' MEDICI in Pisa].
Arcetri, 13 marzo 1640.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. III, T. VII, 1, car.
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