Se costì vi è pervenuto un libro ultimamente stampato dal filosofo Liceti De lapide Bononiensi(426), mi faranno grazia di vedere quello che egli contro a me scrive al cap.o Lo, in(427) risposta al quale gli manderò certa scrittura fatta da me a richiesta del Ser.mo Principe(428) Leopoldo, se gli piacerà di vederla.
D'Arcetri, li 16 di Aprile 1640.
Della P. V. Rev.maDev.mo Ser.re
Galileo Galilei.
3993*.
PIER FRANCESCO RINUCCINI a GALILEO in Arcetri.
Firenze, 16 aprile 1640.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., Nuovi Acquisti, n.° 41. - Autografa.
Molt'Ill.re Sig.r mio P.ron Oss.mo
De' cedrati e sparagi si manda poco, perchè non bastano, e del vino perchè V. S. non disordini: supplirà S. A. col mandargliene più spesso, et io, esercitandomi in servirla, raccorrò dal numero delle volte consolazione maggiore, parendomi così d'haver fatto qualcosa per lei; et in questa maniera ingannerò la mia inabilità.
V. S. m'accresce il rammarico, rimproverandomi il mancamento della parola datale di venir a goder un poco la campagnia. Dio sa con qual regretto io resto privo di questo gusto; la speranza che gli impedimenti abbiano a svanire, solamente mi consola: e perchè io credo che non habbia ad ire in lungo, mi riserbo a dirle a bocca la necessità che m'ha trattenuto di venir a goder la conversazione di V. S., che farebbe delitioso ogni più orrido paese, non pur codesto, bello di sue prerogative. E qui, pregandola de' suoi comandamenti, le fo riverenza.
Firenze, 16 Aprile 1640.
Di V. S. molto Ill.reDevotiss.o Ser.r Vero
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