Monsieur,
De Paris, le 21 d'Avril 1640.
Votre treshumble Serviteur
Diodati.
3997**.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO [in Arcetri].
Roma, 28 aprile 1640.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XIII, car. 193. - Autografa.
Molto Ill.re ed Ecc.mo Sig.re e P.ron Col.mo
Mi ritrovo a Macarese, loco del Sig.r marchese Mattei, vicino alla marina di Porto, dove ricevo la lettera di V. S. molto Ill.re ed Ecc.ma, occupato in una impresa di essiccare una vasta campagna soprafatta dall'acque, e sin hora il negozio mi riesce felicissimamente e con sodisfazione e maraviglia di questo Signore. Ma il compimento del mio gusto è in vedere quanto puntualmente si può pratticare la dottrina della misura dell'acque correnti; e veramente conosco che Dio benedetto mi aiuta, e di già il negozio è ridotto in sicuro, e le acque sono scolate in gran parte, e tuttavia vanno scolando, in modo che fra pochi giorni sarà tutto ridotto in perfezzione. Dimani, che sarà domenica, sarò di ritorno a Roma, e per l'ordinario che viene li scriverò più a longo, rispondendo ai particolari della lettera di V. S.: per hora la supplico a perdonarmi se sono breve, perchè non ho tempo; solo l'assicuro, che sicome ho conosciuto sempre che ella mi ama cordialissimamente, così reciprocamente io l'honoro, riverisco e stimo, se non quanto ella merita, almeno al pari d'ogn'altro, e mi crepa il cuore di non havere forze per poterla servire. Prego Dio nei miei Sagrifici che supplisca per me, e la consoli nei suoi travaglii, dandogli la Sua santa benedizione: e li fo humile riverenza.
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