Non ho potuto trovar il Giusti(433), ma, o col suo mezo o del Sig.r Ambasciator Veneto(434), procurarò coll'Elzivir qualche rissolutione. Già mi disse il Giusti che 'l Sig.r Lodovico era andato in Germania. Veramente manca al suo debito; ma fa gran fraude a' virtuosi.
Io sto assai bene in quest'età, e le giuro non havere cosa più molesta che il sapere che V. S. non sta con quella sanità ch'io di tutto cuore le desidero. E con tal fine le bacio con ogni affetto le mani.
Ven.a, 28 Aprile 1640.
Di V. S. molto Ill.reDev.mo Ser.
F. Fulgentio.
Fuori, d'altra mano: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r, Sig.r Col.moIl Sig.re Gallileo Gallilei.
Firenze.
3999*.
VINCENZO RENIERI a [GALILEO in Arcetri].
Genova, 28 aprile 1640.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXXVI, n.° 122. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo mio Sig.re e P.ron Col.mo
Mando a V. S. Ecc.ma una copia dell'orazione(435) da me recitata domenica passata nella chiesa de' PP. Gesuiti per la coronazione del nostro Sereniss.o Principe, che si fece in quella chiesa. Parve ch'ella fusse assai gradita: ne starò attendendo il suo parere.
Vedo quanto scrive il Sig.r Elia(436), et ho gusto che le nostre lettere non siano ite a male. Rimando pertanto la lettera di quel Signore, e metterò all'ordine l'effemeridi de' mesi Luglio, Agosto e Settembre a venire, acciochè, se colà le ricchiedessero, si possino inviare; e starò attendendo ciò che risponderanno.
Per saper qualche nuova del libro che si mandava a Parigi(437), stimo che si possa far motto al giovine della posta, Sig.
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