N'aspetto in breve una cassa: subito che l'haverò, dopo di haverne mandato li esemplari a cui l'ho dedicato, V. S. sarà de' primi a chi sarà inviato; e così farò delli altri. Fra tanto mi conservi la sua gratia, che io la riverisco di tutto cuore e le prego da Dio Benedetto ogni vero bene.
Di Pad.a, 3 di Agosto 1640.
Di V. S. molt'Ill.re et Ecc.ma
[vedi figura 4037.gif]
4038.
FERDINANDO CESARINI a BENEDETTO CASTELLI in Roma.
[Roma, 3 agosto 1640].
Cfr. n.° 4039, lin. 21-28 [Edizione Nazionale].
4039.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze.
Roma, 4 agosto 1640.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. III, T. VII, 2, car. 58. - Autografa
Molto Ill.re ed Ecc.mo Sig.re e P.ron Col.mo
Non posso al vivo esprimere tutto quello che è passato intorno al mio negozio della licenza procurata per venire a Firenze(532), ma spero ancora che un giorno V. S. molto Ill.re restarà maravigliata; basta, non si poteva fare più di quello che si è fatto, mi conviene abbassare la testa ed havere pacienza: piace così a Dio, deve piacere ancora a me.
Sappia poi V. S. che da alcuni anni in qua mi è scemato assai quel diletto grande che havevo nelle osservazioni delle gran novità scoperte nel cielo da V. S., in modo che nè meno tenevo armato il mio cannocchiale, che è assai buono; ma pochi giorni sono mi posi di nuovo ad osservare la luna e le stelle e Giove, e di già ho ridotte le Stelle Medicee che le distinguo fra di loro, e ne ho trovate radici assai giuste, tanto che predico avanti come devono stare di sera in sera, con gusto e maraviglia ancora di quelli che si compiacciono di vederle.
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