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      L'Ill.mo Sig.r Residente(575) ancora, in casa del quale io sono, ne ha havuto grandissimo gusto; et insieme habbiamo goduto et imparato sì belle cose, che in essa lettera sono con tanta sodezza e chiarezza di discorso e di vera dottrina.
      Penso domani o l'altro ritornarmene a Padova, dove riceverò per sommo favore l'esser qualche volta honorato de' suoi comandamenti, da me sempre desideratissimi; mentre con ogni devoto affetto le fo reverenza e le prego da Dio ogni felicità.
     
      Venezia, li 25 d'Agosto 1640.
      Di V. S. molt'Ill. et Ecc.maDevot.mo et Oblig.mo Ser.re
      Gio. Michele Pierucci.
     
     
     
      4046.
     
      GALILEO a [BENEDETTO CASTELLI in Roma].
      Arcetri, 28 agosto 1640.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. III T. VII, 2, car 60-61. - Copia di mano del sec. XVII, in capo alla quale si legge, della stessa mano: "Copia d'originale scritto di comissione del Sig.r G. G. manu aliena".
     
      Rev.mo Padre e mio Sig.r Col.mo
     
      La prima vista che hebbi di Saturno fu di tre stelle rotonde, disposte in linea retta da ponente a levante, quella di mezzo maggiore assai delle due laterali: tale continuai a vederlo per alcuni mesi, et havendo poi intermessa la sua osservazione per alcuni altri mesi, tornai a riguardarlo, e lo trovai solitario, cioè la stella grande sola di mezzo. Meravigliato di ciò, andai meco medesimo pensando come potesse star tal mutazione; e immaginandomi un certo mio modo particolare, presi ardire di dire che di lì a 5 o 6 mesi, che veniva il tempo del solstizio estivo, sarebbero ritornate le due picciole(576) stelle laterali: e così seguì, e si videro poi per lungo(577) tempo.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVIII. Carteggio 1639-1642
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 850

   





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