La P. V. R.ma ha mantenuto qua i padroni, gli amici, i servitori, in una continua fluttuazione(588) di speranze e di timore, e pure ancora ne va mantenendo, se non del venire per fermarcisi, almeno per lasciarsi godere per alcuni pochi giorni; e sarebbe bene che quell'ultimo(589) attacco il quale ella dą nell'ultima lettera scritta al Sig.r Guerrini(590), non andasse in fumo come l'altro ch'ella pure da principio dette, che in tutte le maniere ella voleva adempire il desiderio di qua e di sč stessa. Di grazia, non dia occasione di esser tassata per incostante e che poco leghino(591) le sue parole.
In difetto(592) di lei č stato condotto alla lettura della mathematica in Pisa il molto R. P. D. Vincenzo Renieri, genovese(593), molto mio amico, il quale, come ella ancora fa, continuando le osservazioni di Giove, et havendogli io comunicato numero grandissimo di osservazioni fatte da me per molti anni passati, ha conseguito il calculo assai comodamente aggiustato per le costituzioni future di sera in sera. [Pia]cemi sommamente che quello, che non posso prosegui[re](594) e continuare io, sia fatto da' miei cari amici. E qui r[i]verentemente gli bacio le mani e gli prego felicitą.
D'Arcetri, li 28 Agosto 1640.
Della P. V. Rev.maDev.mo et Obblig.mo Ser.re
Galileo Galilei.
4047**.
BONAVENTURA CAVALIERI a GALILEO in Arcetri.
Bologna, 28 agosto 1640.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XIII, car. 220. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron Col.mo
Quando ella non vede mie lettere, s'assicuri pure che per ordinario mi trovo oppresso et impedito dalla mia solita indispositione.
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