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      E perchè la sua lettera ms., già divolgata per tutta l'Italia, suscita giornalmente il desiderio degl'intendenti a sapere quello che io ne giudichi, mi viene continuamente da molti con premura richiesto il mio parere; sì che, non potendo più a tanti e così grandi impulsi star saldo, mi sarà forza di far loro vedere li miei sensi in questa nostra controversia. Ma perchè non sarei bene inteso se non accompagnassi li miei detti con le sue positioni, e perchè vorrei schifar l'incontro che mi potesse di nuovo esser opposto che io imponessi a V. S. cosa da lei non detta, per ciò mi sarebbe sommo favore che, stampando io questi miei pensieri, si compiacesse vi fussero partitamente e fedelmente registrate le parole della sua lettera, senza alterarle io in conto alcuno; non havendo io altro scopo in questa disputa, che rintracciare la verità nascosta in tanto oscura luce della luna tenebrosa, e col suo aiuto sottilizare in maniera questa materia così difficile, che gli studiosi cavino qualche frutto dalle nostre contradittioni: le quali dal canto mio saranno sempre accompagnate da termini di somma veneratione, lontani da ogni benchè minimo neo di puntura, se bene trattate con la libertà filosofica tra di noi concertata. Starò dunque aspettando questa gratia, della quale io gli terrò particolare obligatione; havendo per meglio il così fare, che di referire come da me le sue positioni, o citarle con additare le prime parole delle sue sentenze, comprendendo l'altre sotto un etc., sì come V. S. ha potuto fare le mie per essere queste stampate, poi che le non istampate soggiacciono a mille variationi et equivocationi.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVIII. Carteggio 1639-1642
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 850

   





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