Io prendo però in grado tutto quello che si è compiacciuta di scrivermi; ma la supplico bene a credere che la mia lettera sia stata scritta con semplice purità d'animo, lontano da ogni artifitio cortigiano.
Questa sua mi fu resa sabato, dopo che il giorno precedente le havevo inviata un'altra mia(603), nella quale io la pregavo di questa gratia, che hora benignamente mi concede. E per fine le prego da Dio benedetto prosperità, con baciargli la mani di tutto cuore.
Starò in Padova tutto Settembre; partirò per Bologna nel principio d'Ottobre: che le servi per sapere dove inviarmi l'honore de' suoi comandi.
Pad.a, 7 7bre 1640.
Di V. S. molt'Ill.e et Ecc.maAff.mo e Devot.mo Ser.re
Fortunio Liceti.
4052.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze.
Roma, 8 settembre 1640.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XIII, car. 226. - Autografa.
Molto Ill.re ed Ecc.mo Sig.re e P.ron Col.mo
Ieri sera lessi in carrozza la lettera(604) di V. S. molto Ill.re ed Ecc.ma all'Ill.mo Mons.r Cesarini(605), che restò stupefatto delle mutazioni di Saturno, e molto più di quanto ella con le sue fatiche e con l'ingegno ci ha scoperto, e mostrata la strada a' posteri di penetrare più oltre: e quando io lessi quella parte della lettera nella quale mi commanda che passi con S. Sig.ria Ill.ma quell'offizio, mostrò di stimare l'honore, che V. S. li faceva, sopra modo, e mi comandò precisamente che gli ne rendessi affettuosissime grazie, e soggionse che faceva più stima di questo che di qualsivoglia favore che gli fosse stato fatto da un grandissimo monarca; e m'ha detto di volere la copia della lettera e che ne vole tenere eterna memoria, e la ringrazia ancora dell'honore che ella fa a tutta la sua Casa ed in particolare alla memoria veramente Ill.ma di Mons.r Don Verginio.
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