Se V. S. desidera di haver copia di questa lettera, me ne avisi, chè procurerò (con qualche commodità di tempo, attesa la sua gran lunghezza) di trascriverla e mandargnene: ma non vorrei già che questa cosa mi prolungasse il tempo di havere a godere i frutti della sua lettera, accresciuta et accommodata secondo il suo gusto, intorno al nostro discorso del candor della luna, che sto tuttavia non meno desiderando che aspettando. Però, se potesse lei aspettare senza noia, crederei di mandargli la detta lettera del S.or Gassendi, stampata(667) con la mia risposta: e mi giova di credere che ciò a lei poco importi; certo molto meno che a me di haver la sua, per le continue instanze che mi vengono fatte della risposta. Ma potrebb'essere che a V. S. fusse caro di vedere particolarmente quel capo della lettera nel quale il S.or Gassendi, conformandosi coll'opinione di V. S. circa il candor della luna, partitamente con brevità risponde a tutte le mie ragioni, da lei molto più diffusamente esaminate: ho fatto per ciò da mio nipote trascrivere ad verbum ciò che detto valenthuomo mi scrive in questo proposito (al quale spero di poter dare a suo tempo convenevole risposta), e ne mando acclusa la minuta a V. S.(668) Alla quale pregando da Dio felicità, bacio le mani di tutto cuore.
Bol.a, 6 9bre 1640.
Di V. S. molt'Ill.e et Ecc.maDevot.mo Ser.re
Fortunio Liceti.
4079*.
VINCENZO RENIERI a [GALILEO in Arcetri].
Pisa, 6 novembre 1640.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXXVI, n.° 130. - Autografa.
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