Molto Ill.re et Ecc.mo mio S.r e P. Col.mo
Servirà questa per dar avviso a V. S. Ecc.ma come il primo del corrente giunsi con perfetta salute a Pisa per incominciar le mie fatiche, doppo haver, al solito, per mare corsa una fierissima tempesta, di modo ch'io spero d'haver a campar un gran pezzo, stante che, havendomi la morte assalito tante volte e per tante strade, dovrebbe hormai contentarsi. Giovedì a otto farò il mio ingresso; ne manderò a V. S. Ecc.ma la copia. Che è quanto per hora m'occorre dirle, mentre con ogni affetto a lei ed al Sig. Vincenzo(669) bacio la mano.
Di Pisa, li 6 di 9bre 1640.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maDev.mo e Cord.mo Ser.re
D. Vincenzo Renieri.
4080*.
FORTUNIO LICETI a PIETRO GASSENDI [in Aix].
Bologna, 8 novembre 1640.
Dalla pag. 385 dell'opera De lunae subobscura luce ecc., citata nell'informazione premessa al n.° 4044. E la lettera è altresì a pag. 438 dell'edizione citata nell'informazione del n.° 1729.
.... Quia vero mihi necessitas ingruit in praesentia respondendi Cl. Galileo de candore lunae, cogitavi simul in ea disputatione perpendere quae tu, illi consentiens, contra meas rationes affers ad calcem epistolae, quorum exemplar ipse transmisi nuper ad inclytum Virum(670), quod ex tuis ad optimum Naudaeum(671) datis agnoverim te percupere, cogitationes istas tuas earum cupidissimo viro communes fieri....
4081*.
FULGENZIO MICANZIO a GALILEO in Firenze.
Venezia, 9 novembre 1640.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXX, n.° 148. - Originale, d'altra mano.
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